Storia delle Ceramica di Deruta
Da Roma Antica a oggi

Piccolo comune in provincia di Perugia, Deruta è conosciuta in tutto il mondo grazie alla sua tradizionale arte della produzione di splendide maioliche. La sua particolare posizione geografica, vicino ad alcune storiche ed importanti vie di comunicazioni sia fluviali che terrestri, ha permesso a questo piccolo centro una fiorente attività e rigogliosi commerci, anche grazie alla facilità di reperibilità dell'argilla, che si trovava abbondante nelle colline intorno.

Cenni storici
Già nota ai tempi dei romani, è nel medioevo che diventa una tra le più importanti ceramiche prodotte in Italia. Nel 1300 abbiamo già testimonianze che dimostrano unioni cooperativistiche tra i ceramisti del tempo e l'esistenza di un commercio florido. La peste del 1456 favorisce l'immigrazione di vasai verso la città umbra e la vicinanza con alcuni tra i più grandi esponenti della pittura dell'epoca, aprono a Deruta nuovi mercati: nelle stesse fornaci vengono prodotti laterizi come vasi dipinti e creazioni destinate a ricchi acquirenti.
Ma è nel '500 che l'attività ceramica vive il suo momento più alto: accanto a vasi e piatti raffinati, diventa fiorente la produzione di placche votive e risale a questo periodo la splendida pavimentazione della Chiesa di San Francesco.
Questa attività artigianale si mantenne poi centrale per Deruta fino ad arrivare ai nostri giorni, ancora apprezzatissima in tutto il mondo.

Evoluzione degli stili
Nel corso della storia cambiano i gusti estetici e dunque anche i decori. Se nel medioevo troviamo solo colorazioni brune e verdi su sfondo bianco, con motivi floreali o geometrici (la “Maiolica Arcaica”), nel '400 vediamo comparire anche l'arancio, il blu e il giallo, con motivi iconografici ed un passaggio da oggetti di uso comune a funzioni di puro decoro. Dopo la metà del '400, diventa importante anche la produzione di terracotte invetriate e nel '500 vediamo prendere forma alla tecnica del “lustro”, con cui venivano ottenuti riflessi dorati. Successivamente si sviluppa lo stile “Compendiario”, con una pittura di veloce esecuzione e più semplice nel decoro, in risposta all'eccesso cromatico della scuola di ceramica di urbino. Con l'avvento poi dello stile “Calligrafico” troviamo decori monocromatici (solitamente in blu o arancio) con figure zoomorfe, paesaggi e scene di caccia.

Ceramica di Deruta oggi
Oggi come ieri, la tradizione ceramica della città rimane intatta. Deruta si distingue per la grande quantità di botteghe artigiane, laboratori, aziende e fabbriche di maioliche che esportano queste eccellenze italiane in tutto il mondo. Da piccoli oggetti di uso quotidiano, ai grandi vasi ornamentali, fino a pavimentazioni e mobili d'arredo, l'offerta è davvero notevole e sempre raffinata e di altissima qualità. La presenza di due scuole d'arte e del Museo Regionale della Ceramica, oltre che del Palio della Brocca, testimonia quanto sia ancora oggi importante questa attività artigianale.


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